Approvata alla Camera la proposta di legge che vieta il carcere per i minori insieme alle madri detenute.
I figli delle madri detenute sono costretti a “scontare la pena” insieme alle loro mamme e vivere in carcere. Arriva il primo ok dal Parlamento per porre fine a questi bimbi detenuti. La proposta di legge punta a promuovere il modello delle case famiglia. In questo modo le madri e i figli conviventi di età inferiore ai sei anni non saranno reclusi.
La proposta del Pd «Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori» è stata discussa e approvata alla Camera il 30 maggio, ora passa in Senato. Se dovesse passare anche ala camera Alta, la legge vedrebbe che le mamme che hanno con sé un bambino fino a 6 anni sarebbero collocate in case famiglia protette.
Madri insieme ai figli detenute in case famiglie
In queste case famiglie, “il bambino non ha alcuna percezione di vivere in un carcere, può crescere meglio e avere migliori rapporti con la sua mamma che è sicuramente più serena e più pronta anche a cambiare e a redimersi», perché «lo sviluppo del cervello di un bimbo è più veloce nei primi due anni di vita e molto influenzato dall’ambiente in cui vive. E sarà influenzato in maniera positiva se l’ambiente è stimolante, mentre se cresce in un carcere il suo cervello avrà solo effetti tossici».
La proposta di legge va nella direzione della ministra della Giustizia Cartabia che aveva previsto mai più bambini in carcere. Inoltre, con questa Legge Siani passerebbe anche il divieto di custodia cautelare per donne incinte. Ma in presenza di esigenze rilevanti è previsto il ricorso agli istituti a custodia attenuata per detenute madri.